Zuppa di cavolo nero, orzo e quinoa

Altra zuppa invernale, mescola sapori mediterranei e orientali, da cuocere in una pentola di coccio.

Razzismo e xenofobia sono ancora un "problema pressante" per l'Italia, un Paese nel quale il dibattito politico, troppo spesso, è segnato da toni accesi ed ostili. A scriverlo è Human Rights Watch (Hrw), l'organizzazione con sede a New York che, ogni anno, stila un rapporto sulle pratiche dei diritti umani a livello mondiale, e che sintetizza i problemi principali in più di 90 Paesi. Il documento (scaricabile a questo indirizzo 1) chiama anche in causa le politiche di molti Stati - inclusi alcuni dell'Unione Europea - che accettano "i sotterfugi di governi repressivi, sostituendo a pressioni per il rispetto dei diritti umani approcci più morbidi quali dialogo privato e cooperazione". I Paesi che dovrebbero essere i paladini dei diritti umani "hanno fallito", accusa l'organizzazione. Da Rosarno ai rom. Nel rapporto di 649 pagine, giunto quest'anno alla 21esima edizione, si dedica un capitolo all'Italia e si ricordano i vari casi di violenze scaturite dal razzismo e dalla xenofobia. Un lungo elenco, nel quale figurano anche le condanne e i richiami, spesso non seguiti da azioni correttive, da parte degli organismi internazionali. Si nota anche l'assenza di leggi specifiche che proteggano le persone discriminate sulla base del loro orientamento sessuale. La disamina parte dalla vicenda di Rosarno che, a gennaio, ha determinato il ferimento grave di 11 lavoratori migranti africani, nel corso della violenta guerriglia le cui immagini hanno fatto il giro del mondo. "Almeno altri 10 migranti, 10 agenti delle forze dell'ordine e 14 residenti hanno dovuto fare ricorso alle cure mediche - ricorda il rapporto - Più di mille migranti hanno lasciato la città in seguito alle violenze".
da Repubblica del 24 gennaio 2011

ndr. 10 migranti sono quelli + gravi, 10 sbirri sono queli fatti refertare perchè servono e li premiano, ma i 14 residenti chi sono? gli aderenti al KKK locale?

Ingredienti

Aglio
Porro
Peperoncino (poco)
Olio di oliva
Sale
Pepe
Vino bianco
Alghe
Cavolo nero (il toscano)
Orzo perlato
Quinoa gialla

Preparate il soffritto tagliando fino il porro e l'aglio, fateli soffriggere delicatamente in poco olio, aggiungete il peperoncino e sfumate col vino. Pulite il cavolo nero eliminando le coste e tritatelo, aggiungetelo al soffritto, insieme all'acqua,  due volte e mezzo la quantità di orzo e quinoa che volete cuocere, aggiungete le alghe e la salsa di soya, aggiustate di pepe, coprite e portate a ebollizione e diminuite il fuoco, lasciate cuocere per circa 45 minuti. Una volta che il cavolo nero si è ammorbidito frullate grossolanamente le verdure e aggiungete l'orzo ben lavato, ricoprite e fate cuocere per 10 minuti, aggiungete la quinoa e proseguite la cottura per altri 20 minuti, spegnete il fuoco e lasciate riposare per altri 10 minuti prima di portare la zuppa in tavola, se vi sembra che sia diventata troppo spessa potete aggiungere poca acqua calda e regolare di sale usando della salsa di soya.

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