Opg Montelupo, si indaga su 10 morti
La procura di Firenze ha disposto una consulenza sulle cartelle cliniche di una decina di persone decedute dal 2001 nell'ospedale psichiatrico (Opg) di Montelupo Fiorentino (Firenze). Gli accertamenti sono stati richiesti nell'ambito dell'inchiesta sulla struttura: il reato ipotizzato è abbandono di persona incapace. Non ci sono indagati. L'inchiesta - un filone riguarda pure il carcere fiorentino di Sollicciano - è stata aperta a fine 2010 in seguito ai sopralluoghi svolti nell'Opg dalla Commissione parlamentare sull'efficienza del Servizio sanitario nazionale. Continue reading →
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26
Aug 11
Scarceranda 2012 – Insalata di lenticchie “io scappo lesto”
25
Jul 11
Insalata di avocado, peperoni e noci
Sono in decine di città, li ha istituiti un governo di centro sinistra nel 1998 con la legge Turco-Napolitano, sono luoghi di detenzione senza alcun diritto per chi viene recluso. Oggi con una decina d’anni di ritardo se ne sono accorti anche giornalisti (intesa come categoria) e politici dell’opposizione parlamentare (buoni ultimi Udc e Pd). Così davanti ad una decina di Cie (compreso via Corelli) si sono svolte manifestazioni di protesta sotto la sigla “LasciateCIEntrare”. Iniziativa convocata dalla Fnsi, la federazione nazionale della stampa, insieme ad altre realtà (Arci, Naga, sindacati, la Rete Immigrati Autorganizzati…) contro la circolare Maroni di inizio aprile che vieta anche ai giornalisti di entrare nei Cie. Già prima le procedure erano complesse e a discrezione del Prefetto. Da quattro mesi buio totale: nei Cie entrano solo parlamentari e consiglieri regionali, anche loro con preavviso e dopo l’autorizzazione del Prefetto. Una censura ancor più insopportabile dopo l’innalzamento dei tempi di detenzione fino a 18 mesi. Innalzamento doppiamente infame perchè retroattivo: chi era rinchiuso in un Cie nel momento in cui è entrato in vigore il decreto può essere trattenuto fino a 18 mesi. Non importa se era già dentro da sei mesi. In due settimane nel Cie milanese di via Corelli ci sono stati due tentativi di suicidio proprio per questo motivo, l’ultimo la notte scorsa. Continue reading →
05
Jul 11
Tortini di patate e zucchine con vellutata agrodolce di pomodori freschi
Val Susa Mon Amour, una calda estate che da Genova a 10 anni dall'omicidio di stato di Carlo Giuliani porta nella valle ancora + dissenso, non che mancasse è... pietre che volano, sbirri che menano, lacrimogeni che cercano di uccidere, tutto ritorna direte voi, e invece questo non ritorna in italia, sono poche le volte in cui una popolazione resistente riesce a far diventare la propria lotta "nazionale", la difesa del territorio un fatto condiviso, la solidarietà del resto è un'arma e andargli a dare una mano un dovere, ci si vede nei boschi. Dal 15 luglio si apre il 12° campeggio contro l'alta velocità.
Ingredienti per i tortini
Patate
Zucchine
Scalogno
Peperoncino fresco
Prezzemolo
Menta
Vino Bianco
Olio
Sale
Pepe
Ingredienti per la vellutata di pomodoro
Pomodori da sugo
Cipolla bionda
Zucchero di canna
Vino Bianco
Aceto di mele
Olio
Sale
Pepe
Per prima cosa fate una croce col coltello sul fondo dei pomodori, poi sbollentateli e sbucciateli passandoli nel passaverdure per eliminare i semi, fate soffriggere delicatamente a fuoco dolce la cipolla tagliata fina e sfumate con vino, aggiungete il passato di pomodori e fate cuocere per 15 minuti aggiustando di sale e zucchero, aggiungete un cucchiano di aceto di mele, fate raffreddare.
Lessate le patate con tutta la buccia, da preferire quelle a pasta gialla, freddatele e sbucciatele, nel frattempo tagliate le zucchine a metà nella lunghezza e poi a rondelle sottili, cominciate a far soffriggere lo scalogno e il peperoncino fresco, sfumate come al solito con un bicchiere di bianco da battaglia e aggiungete le zucchine che dovete far saltare non cuocere. troppo, aggiustatele di sale e pepe. Passate le patate, aggiustatele di sale e aggiungeteci le zucchine, il prezzemolo e la menta tritani fini, amalgamate il composto, in caso aggiungete dell'olio.
Ora oleate bene una teglia da forno e con una forma fate dei tortini di circa 12 centimetri di diametro e 2 di altezza, aprite il forno che avrete preriscaldato a 180 gradi e infornate per 15 minuti, una volta dorate potete metterle nei piatti sul letto di vellutata di pomodoro.
16
Dec 10
Komboplat: Vento del Sud
Piatto estivo o adatto a un autunno molto caldo, alla camera passa di misura la fiducia al governo, fuori scontri e cariche, dentro insulti e risse, nulla di nuovo, noi tifiamo sempre rivolta...
Ammo pusato chitarre e tammorre
ca chesta musica s'ha 'dda cagná
simmo briganti e facimmo paura
'e 'ca scupetta vulimme cantá
eh oh ha ha ha ha
E mó cantammo `sta nova canzone
ca tutt`a gente se l`ha da impará
nun ce ne fotte d`un re borbone
la terra è nostra e nun s'ha da tuccá
Tutt´o paese la Basilicata
s'e cetato e mo vonn' luttá
pur' a Calabria mó s'ha arrevotata
e ò Piemontese vulimmo cacciá
Chi vide o lupo se mise paura
nun saprá bona ca la veritá
ma un vero lupo è chi magna ´a creatura
e `sto nemico facimme tremá
Femmine belle chetate lu core
si lu brigante vulite salvá
nun lu cercate scordateve o nome
chi c´è fa guerra nun tiene pietá
Omo se nasce brigante se more
ma fino all' ultimo avimm'a spará
e si murimmo menate nu ciore
'e na jastemma pe sta' libertà
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10
Dec 10
Komboplat: Sud America Rebelde
Due parole sul Mexico non fanno mai male, anzi due parole su uno dei suoi figli + irrequieti. Zapata scelse la lotta armata perché capì che i contadini per poter essere proprietari delle terre che coltivavano dovevano potersi difendere dalle truppe di Victoriano Huerta. Nel piano di Ayala, di cui Zapata fu autore, si esigeva la riforma agraria.
Con l'esperienza della Comune di Morelos, Zapata organizzò una ridistribuzione dei terreni, ma non solo. L'esperienza zapatista, al centro di letture estremamente diverse, rappresenta l'ingresso delle comunità indigene nella politica messicana.
Le leggi promulgate dalla convenzione erano attente anche ai diritti civili: le autorità civili vennero particolarmente rafforzate rispetto alle autorità militari. La ley agraria del 1915 verrà confermata dalla Costituzione di Carranza, 1917, che riconosce il diritto di sciopero e la giornata lavorativa di 8 ore, sebbene la Costituzione di Carranza, in questo dissentendo dalla visione politica di Zapata, sancì uno stato con un forte sistema presidenziale ed un partito unico.
Dopo la sua morte per molti anni in Messico ci furono voci che dicevano che Zapata fosse ancora vivo. Il suo motto era Reforma, Libertad, Justicia y Ley (Plan de Ayala) e non come si crede "Tierra y Libertad".
Fu sua la frase Preferisco morire in piedi piuttosto che vivere in ginocchio.
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