Sono in decine di città, li ha istituiti un governo di centro sinistra nel 1998 con la legge Turco-Napolitano, sono luoghi di detenzione senza alcun diritto per chi viene recluso. Oggi con una decina d’anni di ritardo se ne sono accorti anche giornalisti (intesa come categoria) e politici dell’opposizione parlamentare (buoni ultimi Udc e Pd). Così davanti ad una decina di Cie (compreso via Corelli) si sono svolte manifestazioni di protesta sotto la sigla “LasciateCIEntrare”. Iniziativa convocata dalla Fnsi, la federazione nazionale della stampa, insieme ad altre realtà (Arci, Naga, sindacati, la Rete Immigrati Autorganizzati…) contro la circolare Maroni di inizio aprile che vieta anche ai giornalisti di entrare nei Cie. Già prima le procedure erano complesse e a discrezione del Prefetto. Da quattro mesi buio totale: nei Cie entrano solo parlamentari e consiglieri regionali, anche loro con preavviso e dopo l’autorizzazione del Prefetto. Una censura ancor più insopportabile dopo l’innalzamento dei tempi di detenzione fino a 18 mesi. Innalzamento doppiamente infame perchè retroattivo: chi era rinchiuso in un Cie nel momento in cui è entrato in vigore il decreto può essere trattenuto fino a 18 mesi. Non importa se era già dentro da sei mesi. In due settimane nel Cie milanese di via Corelli ci sono stati due tentativi di suicidio proprio per questo motivo, l’ultimo la notte scorsa.
Oggi comunque, per la cronaca, i giornalisti sono stati tenuti fuori, alla faccia della giornata di protesta e sensibilizzazione. Tenuta fuori anche la consigliera comunale milanese della Federazione della Sinistra Anita Sonego. Fermata davanti alla sbarra d’ingresso anche Ilaria Scovazzi dell’Arci, che insieme alla Cgil e alla Cisl aveva fatto regolare richiesta al Prefetto. Procedura fatta altre volte in passato, ma da qualche mese il vento è cambiato, e non in quel senso. La circolare Maroni è chiara: vietato raccontare cosa succede dentro ai Cie. Ai reclusi in via Corelli, da ottobre, viene anche sequestrato il cellulare. Quasi impossibile quindi avere informazioni dirette da dentro.
In questi giorni sono 94 le persone rinchiuse, un po’ meno del solito. Tutti maschi. Ci sarebbero anche dei comunitari tra loro, riferiscono i consiglieri regionali di Sel Cavalli e Cremonesi, che insieme a Pippo Civati del Pd, al deputato sempre Pd Touadi, a “tenetevi forte” Savino Pezzotta Udc e all’assessore Majorino sono entrati questa mattina in via Corelli. Docce arrugginite, denunce di pestaggi e atti di autolesionismo, celle sporche. E poi la totale mancanza di informazioni e assistenza legale. Alcuni detenuti hanno mostrato ai consigliri di Sel la propria carta d’identità. Non si capisce come possano stare ancora dentro. Altri sono passati direttamente dal carcere al Cie. Eppure se sei in carcere lo Stato dovrebbe sapere chi sei.
Gli unici avvocati che riescono a entrare sono quelli della Croce Rossa, che ha in gestione il Cie. A convalidare il fermo ci pensa il Giudice di Pace, direttamente dentro alla struttura. Arriva e firma quello che c’è da firmare. Come si fa con i pacchi in posta.
Un limbo infernale dove persone che non hanno commesso nessun reato (tranne quello leghista di clandestinità, in parte bocciato dal Consiglio di Stato) rischiano di rimanere recluse fino a 18 mesi.
da MilanoX
Insalata complessa per colori e sapori, vi consiglio di mettere in acqua i semi di avocado, basta usare un bicchiere grande e degli stuzzicadenti per tenerli sospesi, devono essere sommersi per i due terzi, se non sono stati in celle frigorifere dopo due o tre settimane si apriranno e uscira la radice.
Ingredienti
Lattuga
Avocado maturi
Peperoni gialli
Peperoni Rossi
Aglio
Limone
Sale
Pepe
Tabasco
Aceto rosso di modena
Olio
Granella di noci
Passiamo in forno i peperoni e eliminiamo la pelle e i semi, sfilettiamoli a strisce sottili e mettiamoli a marinare in una emulsione di olio, aglio pepe, tabasco, aceto rosso, non deve essere troppo carica. Tagliamo a strisce sottili anche il radicchio e puliamo gli avocado, vi consiglio di tagliarli a metà lungo la lunghezza, farli ruotare in senso inverso e quindi elimare il nocciolo, a questo punto potete estrarli dalla pelle con l'aiuto di un cucchiaio e tagliarli a cubetti. Mescolate l'avocado al radicchio e condite con olio, sale, pepe e una spruzzata di limone, stendete l'insalata in un piatto piano e metee al centro una manciata di peperoni, spolverate appena con le noci.
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